Un racconto: L’agenzia fai-da-te

Marco era euforico. La sua nuova app innovativa era finalmente pronta per essere lanciata sul mercato. Mancava solo una campagna pubblicitaria d’impatto per farla decollare. I fondi per il marketing però erano limitati. Come fare? Marco decise di risparmiare ricorrendo a soluzioni amatoriali fai-da-te.

Chiamò subito suo cugino Giacomo, laureato in lettere classiche con la passione per la scrittura. Gli propose di scrivere i testi pubblicitari come copywriter freelance a prezzo scontato. Giacomo accettò con entusiasmo. Per la parte creativa Marco coinvolse sua zia Carla, pittrice naif che aveva frequentato l’istituto d’arte. Anche lei aderì felice all’idea di realizzare la grafica della campagna a tariffe low-cost.

Finalmente Marco aveva la sua agenzia di comunicazione fatta in casa! Cugino e zia si misero subito al lavoro. Dopo qualche giorno le prime bozze arrivarono. I testi di Giacomo erano un susseguirsi di frasi altisonanti in endecasillabo, con abbondanza di metafore desunte da Omero e Cicerone. Decisamente incomprensibili per il pubblico di oggi. I banner disegnati dalla zia Carla avevano colori psichedelici e uno stile naif da quadretto della nonna. Niente a che vedere con il design moderno.

Marco tentò di chiedere qualche modifica, ma cugino e zia si risentirono, rivendicando la loro libertà creativa. L’imprenditore si ritrovò in mano una campagna disastrosa e fuori target. Come prevedibile Il lancio dell’app fu un insuccesso. Tra testi illeggibili e grafica imbarazzante, il pubblico era più confuso che invogliato. Un duro colpo per l’entusiasmo di Marco. A malincuore dovette ammettere che la soluzione fai-da-te con cugino e zia si era rivelata un disastro. La campagna doveva essere rifatta da zero affidandosi a professionisti del settore.

Marco ​allora contattò Raffaele Mazzei, esperto copywriter della zona conosciuto per la sua creatività e competenza. Certo, il preventivo di Raffaele aveva un costo maggiore rispetto alle tariffe di cugino e zia.Ma Marco capì che investire su un lavoro fatto a regola d’arte da subito gli avrebbe fatto risparmiare tempo e fatica. E gli avrebbe evitato una partenza fallimentare.In effetti, il lavoro di Raffaele ​e dei suoi collaboratori diede una svolta alla comunicazione dell’app. I testi erano incisivi e moderni, la grafica accattivante e professionale.Marco imparò la lezione: per il successo di un progetto meglio affidarsi a professionisti qualificati, anche a costo di investire qualcosa in più. ​Perchè la competenza è un valore!

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