Una Favola Verde: il bilancio di sostenibilità del Gruppo Astea che sembra un libro per bambini

Vi siete mai chiesti come si fa a raccontare la sostenibilità in un modo che sia semplice, divertente e coinvolgente? Il mio partner Mirco Tangherlini, il mago della grafica, ed io abbiamo trovato la risposta. Oggi vi voglio parlare di un progetto che abbiamo realizzato per il Gruppo Astea, un’organizzazione leader che opera nel settore dei servizi ambientali e che da sempre si impegna per promuovere pratiche sostenibili e rispettose dell’ambiente.

Si tratta di “Una Favola Verde”, un bilancio di sostenibilità di 180 pagine, illustrato come se fosse un libro per bambini. Un lavoro che come TREE ci ha appassionato e sfidato, perché abbiamo dovuto, ma soprattutto “voluto”,  trovare il modo di raccontare la sostenibilità in maniera semplice, divertente e coinvolgente.

“Una Favola Verde” non è solo un bilancio, ma una storia di sostenibilità ambientale raccontata attraverso illustrazioni vivaci e colorate, ideale non solo per gli esperti del settore, ma per chiunque sia interessato a saperne di più sulla sostenibilità. È un viaggio attraverso la gestione responsabile delle risorse, la tutela dell’ambiente e l’impegno costante verso un futuro sostenibile, tutto presentato in un modo che può essere facilmente compreso e apprezzato da lettori di tutte le età.

Crediamo che sia importante diffondere la consapevolezza sull’importanza della sostenibilità in un modo che sia accessibile a tutti. Per questo abbiamo scelto di usare il linguaggio delle favole, perché le favole sono storie universali che parlano al cuore e alla mente delle persone, che trasmettono valori e insegnamenti, che stimolano la fantasia e la curiosità.

Siete invitati a scoprire “Una Favola Verde” e a unirvi a noi nel viaggio verso un mondo più sostenibile. Il link per scaricarlo è https://www.tangherlini.it/Astea23.pdf

Speriamo che vi piaccia e che vi faccia riflettere su come possiamo tutti contribuire a rendere il nostro pianeta più verde. Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.

Grazie per aver letto il mio articolo.

0 Comments

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *