Il Diavolo non è così brutto come lo si dipinge

Da che parte sto? Dalla parte del bene del nostro Paese e dell’intera Umanità. E di chiunque si impegni a realizzare questo obiettivo. Anche fosse Belzebù in persona. Ogni legittima valutazione critica, a cui sono eventualmente pronto ad unirmi, non può che essere “a posteriori”, altrimenti è solo “pre-giudizio”. Come antidoto agli stereotipi e alla rigidità psichica, consiglio, con Gurdjieff, di “riflettere con serietà alla propria morte e prenderne davvero coscienza”. È un’antica meditazione che se praticata con perseveranza potrebbe farci scoprire che il diavolo non è poi così brutto come lo si dipinge.
La carta dei Tarocchi “Il Diavolo” rappresenta la dipendenza che ci incatena nelle più varie forme (la corda al collo) e il rapporto con la nostra Ombra. Un’importante opportunità evolutiva per integrare gli aspetti luminosi con quelli più oscuri e metterli al proprio servizio.
 
Dentro di noi, di me, di te, ci sono simultaneamente tenebre e Luce. Ricordiamo le parole di Goethe nel Faust? “Dunque chi sei? Sono una parte di quella forza che eternamente vuole il male ed eternamente opera il bene”. Non sono le parole a doverci turbare ma la realtà dietro le false apparenze. Come ha scritto Mons. Ravasi, un teologo che stimo molto, a commento della frase di Karl Kraus “Il diavolo è un ottimista, se pensa di poter peggiorare gli uomini”, “Beffardo nel suo sarcasmo, ma sempre tagliente nella sua intelligenza, lo scrittore austriaco Karl Kraus (1874-1936) ci spinge, con questo suo aforisma della raccolta Casi, Idee, ad avere un po’ di pietà per Satana: gli uomini sanno fare meglio di lui”. Qui l’articolo completo pubblicato Sull’Avvenire https://www.avvenire.it/amp/rubriche/pagine/la-delusione-di-satana_20110920

0 Comments

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *